Ieri sera mi è successa una cosa strana.. una persona che contava nella mia vita, e con cui avevo diviso una parte durissima e difficilissima di cammino, mi ha definito, nell'ordine, volubile, poco seria, inaffidabile e molto instabile. Questo perchè mi sono resa conto che non sono innamorata di lui. Taccio su ulteriori dimostrazioni di 'affetto', in linea con la persona che si è dimostrata.
La cosa, sebbene mi abbia lasciato abbastanza indifferente, mi ha fatto riflettere.
Può una persona illudersi su una cosa effimera come una attrazione, pur basata su un affetto reciproco, e contarvi enormemente come se fosse la cosa più importante della sua vita? E dove sta scritto che le risposte da dare debbano essere scortesi ed ineducate? Dove finisce l'interesse reale ed inizia lo smacco del no ricevuto?
Sono destinata ad essere, e restare, per sempre zitella solo perchè mi sono accorta che quella persona non cattura più il mio interesse, non ne sono innamorata e decido di comportarmi con coerenza verso me stessa e verso di lui dicendoglielo?
E chi dice che restare zitella (a proposito, vediamo di svecchiare il vocabolario una volta o l'altra. Un uomo che resta solo è un figo da paura, e tutte più o meno lo cercano per impalmarlo, una donna è invece, nel migliore dei casi, una povera zitella.. ci sarà qualcosa di sbagliato nella scala di valori e nella considerazione reciproca, o no?), dicevo chi dice che restare sola è una iattura? Davvero la completezza della donna è solo e soltanto quella che deriva dall'avere un uomo accanto?
E perchè questo non vale anche al contrario? Perchè un uomo che decide di non innamorarsi più (ammesso e non concesso che si abbia il controllo di queste cose) e si comporta di conseguenza non viene riconosciuto da tutti come un povero idiota che spreca tempo a cercare un Santo Graal che non esiste, di cui nessuna letteratura parla e che, se anche esistesse, condannerebbe le persone ad una vita di una tristezza infinita?
Dopo tutta sta filosofia, ammetto una cosa: m'è venuta fame! :-))
Vado a sgranocchiare una cosa, ed a brindare al mio prossimo amore (che tanto sta arrivando, n'est-ce pas mon chere? :-)) ) ed alla faccia di chi, dopo otto anni, non ha capito nulla di me e del mio comportamento..
La cosa, sebbene mi abbia lasciato abbastanza indifferente, mi ha fatto riflettere.
Può una persona illudersi su una cosa effimera come una attrazione, pur basata su un affetto reciproco, e contarvi enormemente come se fosse la cosa più importante della sua vita? E dove sta scritto che le risposte da dare debbano essere scortesi ed ineducate? Dove finisce l'interesse reale ed inizia lo smacco del no ricevuto?
Sono destinata ad essere, e restare, per sempre zitella solo perchè mi sono accorta che quella persona non cattura più il mio interesse, non ne sono innamorata e decido di comportarmi con coerenza verso me stessa e verso di lui dicendoglielo?
E chi dice che restare zitella (a proposito, vediamo di svecchiare il vocabolario una volta o l'altra. Un uomo che resta solo è un figo da paura, e tutte più o meno lo cercano per impalmarlo, una donna è invece, nel migliore dei casi, una povera zitella.. ci sarà qualcosa di sbagliato nella scala di valori e nella considerazione reciproca, o no?), dicevo chi dice che restare sola è una iattura? Davvero la completezza della donna è solo e soltanto quella che deriva dall'avere un uomo accanto?
E perchè questo non vale anche al contrario? Perchè un uomo che decide di non innamorarsi più (ammesso e non concesso che si abbia il controllo di queste cose) e si comporta di conseguenza non viene riconosciuto da tutti come un povero idiota che spreca tempo a cercare un Santo Graal che non esiste, di cui nessuna letteratura parla e che, se anche esistesse, condannerebbe le persone ad una vita di una tristezza infinita?
Dopo tutta sta filosofia, ammetto una cosa: m'è venuta fame! :-))
Vado a sgranocchiare una cosa, ed a brindare al mio prossimo amore (che tanto sta arrivando, n'est-ce pas mon chere? :-)) ) ed alla faccia di chi, dopo otto anni, non ha capito nulla di me e del mio comportamento..
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