martedì 20 gennaio 2009

Ancora sangue sui diritti a Mosca


L'hanno ammazzata nel pieno centro di Mosca. E con lei è stato ucciso l'avvocato Stanislav Markelov, il difensore della famiglia di Elsa Kungaeva, una ragazza cecena seviziata e uccisa dall'ex colonnello Yuri Budanov.

Anastasia Baburova, collaboratrice del quotidiano 'Novaja Gazeta' (la stessa testata per la quale lavorava Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa nel 2006) era in compagnia dell'avvocato sulla via Prechistenka, a pochi passi dalla cattedrale di Cristo Salvatore.
All'improvviso un uomo mascherato con un passamontagna si è avvicinato e ha sparato un colpo di pistola alla nuca di Markelov. Baburova ha cercato di inseguirlo ed è stata colpita anch'essa alla testa.

Il caso rischia di diventare un boomerang per la Russia sul fronte dei diritti fondamentali e un ulteriore capitolo della tragedia della diciottenne Elsa Kungaeva. La giovane venne rapita dalla sua casa nel villaggio a sud di Groznij, la notte del 26 marzo 2000 da soldati russi comandati dal colonnello Budanov. Il suo corpo fu ritrovato in una discarica. L'autopsia del medico legale del ministero della difesa ha stabilito che la ragazza aveva subito ripetutamente violenza sessuale, circa un'ora prima della morte.

Il colonnello Budanov è stato arrestato il 30 marzo 2000 e poi condannato a 10 anni di carcere. Durante le indagini ha ammesso di averla uccisa, ma ha sostenuto di aver agito in stato di "temporanea insanità mentale". L'accusa ha ignorato le prove esistenti sul fatto che la ragazza fosse stata violentata prima di essere uccisa. Il colonnello è stato incriminato per omicidio, sequestro di persona e abuso di potere.
L'avvocato ucciso oggi aveva annunciato l'intenzione di presentare ricorso presso un tribunale internazionale contro il rilascio anticipato di Budano.

Da www.repubblica.it

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